Fisioterapia per epicondilite ed epitrocleite: il trattamento con Winback 6.0.

Parliamo di disturbi dell’avambraccio, l’epicondilite e l’epitrocleite. L’avambraccio è quella parte del corpo che, pur non possedendo molti muscoli propri, se non quelli che fanno ruotare (pronazione e supinazione) il polso, è certamente molto “sfruttata”, non solo per via del lavoro o per lo sport, ma per moltissime azioni quotidiane.
Le due sindromi dolorose dell’epicondilite e dell’epitrocleite sono dovute a un sovraccarico funzionale dei muscoli epicondiloidei (muscoli laterali che si inseriscono sull’epicondilo) e dei muscoli epitrocleari (muscoli interni che si inseriscono sull’epitroclea).

Tendiniti o tendinosi?

Nonostante questi due disturbi fanno presupporre la presenza di una infiammazione dei tendini interessati, l’inserzione di questi muscoli subisce frequentemente un sovvertimento della struttura tendinea, dalla quale deriva uno scompaginamento e una progressiva sostituzione delle fibre elastiche, che compongono il tendine, con un tessuto fibroso. Il termine più appropriato, quindi, è tendinosi.

L’epicondilite o gomito del tennista.

L’epicondilite è quel disturbo chiamato anche “gomito del tennista”, caratterizzato da un forte dolore nella regione esterna del gomito tra avambraccio e braccio. Questo dolore impedisce anche i gesti più semplici, dimostrandosi talmente invalidante, da impossibilitare anche azioni molto semplici, come il tenere un bicchiere tra le mani.
Il problema è dovuto a un non corretto utilizzo biomeccanico dell’articolazione del polso e dei suoi muscoli: spesso la causa principale è dovuta al mouse del pc.
Clinicamente il dolore è localizzato in corrispondenza degli epicondili e si irradia lungo i muscoli interessati verso la mano. Opportuni test clinici evocano il dolore dando conferma del disturbo.

Epincondlite-ed-epitrocleite

L’epitrocleite o “gomito del golfista”.

Anche l’epitrocleite ha le stesse caratteristiche algiche, ma si presenta nella parte interna del gomito e le cause del dolore sono riconducibili ad un uso scorretto dei muscoli. Ad arrecare danno sono soprattutto la flessione palmare del polso e le rotazioni ripetute. Tra le categorie professionali più colpite ci sono elettricisti, meccanici, muratori e chi pratica sport come il golf.

Cosa fare in presenza di tendinosi all’avambraccio.

Nella fase acuta di queste due sindromi è sicuramente consigliabile ridurre o interrompere l’attività lavorativa o sportiva che ha predisposto all’insorgenza della patologia.
L’uso di un tutore di controforza e sedute di fisioterapia sono utili per ridurre l’infiammazione.

1. Il tutore di controforza.

Si tratta di una fascia posta circa 2cm al di sotto del punto doloroso, che svolge la funzione di distribuire le tensioni meccaniche dei muscoli nel punto in cui viene applicata: in questo modo si evita di sovraccaricare ulteriormente i tendini infiammati.

2. La fisioterapia per la tendinosi.

Tra i trattamenti fisioterapici per l’epicondilite e l’epitrocleite, oltre all’uso delle tradizionali

  1. Laserterapia
  2. Tecarterapia
  3. Ultrasuonoterapia
  4. Onde d’urto

Può rivelarsi molto efficace, soprattutto nella fase cronica, l’utilizzo di Winback 6.0: RET Choc – Deep Fractal.

3. Winback 6.0: RET Choc – Deep Fractal.

Winback 6.0, noto anche come Deep Fractal è un nuovo accessorio della Tecar Winback composto da microelettrodi RET + su una superficie di 1 cm2.
Si tratta di un sistema specifico che genera uno shock ipertermico combinato con un profondo impulso elettrico, in modo da rilasciare tensioni croniche in pochi minuti. L’uso di Winback 6.0 è riservato a condizioni croniche, risultando estremamente efficace in condizioni quali epicondilite, capsulite adesiva della spalla, osteoartrite grave o briglie cicatrici.

Le modalità di Wnback 6.0.

Winback 6.0 deve essere utilizzato in modalità statica ed è perfettamente adattato alle apparecchiature in modalità RET.
La combinazione di frequenza e modalità RET + con un segnale modulo (BEAT) fornisce un’azione mirata che è sostenibile e indolore.
È consigliabile non utilizzare per più di 5 minuti impostato su una frequenza del 20% massimo. Si procederà con sequenze di 10 secondi seguite da 5 secondi di riposo, eseguite durante 5 minuti sulle diverse aree da trattare.
Per garantire e mantenere un uso confortevole e indolore, si consiglia di posizionare lo stimolo di ritorno leggermente a una distanza dalla zona da trattare.

Winback 6.0: una soluzione per i trigger point.

L’applicazione sui punti trigger consente di migliorare in modo significativo la gamma articolare, garantendo un effetto analgesico sia a livello locale che su emergenze nervose in caso di dolore irradiante.

Quali caratteristiche possiede Winback 6.0: RET Choc – Deep Fractal.

Tra le caratteristiche di Winback 6.0 si distinguono:

  • Energia Frattalizzante
  • Winback 6.0 diffonde un’energia frazionata che opera in profondità sulle aree da trattare, offrendo un trattamento mirato, efficace e indolore.
  • Triplice azione: elasticità, troficità, analgesia
  • : I tessuti ritrovano la loro elasticità ideale e, grazie all’ipertermia, vi è una vascolarizzazione dei tessuti fibrosi, con un conseguente ripristino della tonicità. Il dolore viene inoltre alleviato fino a 48 ore dopo il trattamento.
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